Spot di comunicazione sociale
Introduzione
La Legge n. 38/10 tutela e garantisce l’accesso alle cure ed alla terapia nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza ed assicura il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona, il bisogno di salute, l’equità, l’appropriatezza, la tutela e la promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia in particolare in quella terminale. Tuttavia il provvedimento legislativo, pur essendo di grande valore e di particolare portata storica, risulta poco conosciuto dai cittadini, ma anche dagli operatori e dai professionisti sanitari. Per migliorare il grado di conoscenza, l’Associazione House Hospital onlus, in collaborazione con l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARSAN) e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Università di Napoli Federico II, ha individuato un percorso ed un approccio comunicativo rassicurante, puntando su specifiche tematiche, come la qualità della vita, il sostegno, la continuità e l’appropriatezza delle cure, la dignità dell’ammalato, utilizzando lo slogan agile e comprensibile: “POSSIBILE!”.
Scopo
Informare i cittadini campani sull’esistenza della Legge n. 38/10, che garantisce e tutela l’accesso all’assistenza per i pazienti affetti da malattie oncologiche e non anche terminali, nonché di rendere noti i servizi presenti sul territorio.
Materiali e metodi
E’ stato scelto lo spot televisivo di comunicazione sociale “CURARE LA DIGNITA’: POSSIBILE!” con lo slogan “Non più soli nel dolore: possibile!”. Lo Spot è lanciato e ribadito dai vari soggetti che “partecipano”, nei vari ruoli, al contesto sanitario e familiare: un manager, un’infermiera, un rappresentante del volontariato, un direttore di Hospice, un medico ed un parente stretto di un degente. Ciascuno di loro, dopo aver enunciato come premessa “garantire la diminuzione della sofferenza”, “offrire l’aiuto migliore”, “fornire le cure con personale altamente qualificato”, “alleviare lo stress della malattia nella famiglia”, aggiunge l’affermazione “POSSIBILE!”. Successivamente, una voce fuori campo pronuncia questa frase: “La rete delle cure palliative assicura il sollievo dalla sofferenza, la qualità della vita e la dignità del malato e della sua famiglia”, e subito dopo scorrono sul video i loghi, gli indirizzi Internet, mail e numeri di telefono di riferimento.
Discussione
Il controllo del dolore e i problemi di natura psicologica, sociale e spirituale assumono, in tale contesto, una particolare importanza. Le cure palliative hanno lo scopo di garantire e preservare la migliore qualità della vita possibile, fino alla fine per il paziente e la sua famiglia. Si tratta di cure rivolte non solo a chi è affetto da patologia oncologica, ma rappresentano un’eventualità anche per le persone colpite da malattie ad andamento progressivo ed evolutivo. Pertanto, per queste patologie si rende necessaria una specifica assistenza che unisca l’intervento sanitario e il sostegno nell’affrontare i bisogni psicologici, sociali e spirituali, così da offrire un concreto supporto al paziente e alla famiglia sia a domicilio che nella struttura Hospice.
Conclusione
Nello spot ideato si è cercato di far passare un messaggio rassicurante che enfatizzi più la qualità della vita residua che non la morte, il sostegno, la continuità delle cure, l’appropriatezza e la dignità dell’individuo. Lo slogan “Non più soli nel dolore: possibile” rappresenta coerentemente la dimensione di “rete” ed evidenzia l’obiettivo di presentare tutti i soggetti che operano nell’ambito dell’assistenza. Il tema della “doppia anima” delle cure palliative, ovvero “calore umano e scienza medica” è raccolto nel sommario del messaggio con layout comunicativo valido per tutti e di facile fruizione sulle reti televisive.